Ip Man 4: The Finale

Wilson Yip ha iniziato la sua carriera nel 1985 presso Cinema City, una delle più grandi case di produzione di Hong Kong. Per molti anni ha lavorato come assistente alla regia prima di debuttare come regista nel 1995 con 01.00 AM, un horror comico a episodi. La vera svolta avviene con i film Bullets Over Summer (1999) e Juliet in Love (2000), con cui si impone all’attenzione del pubblico e della critica internazionale. Il primo è un riuscitissimo poliziesco dove Yip riesce a dosare in maniera equilibrata tensione e divertimento; il secondo è un delicato dramma sentimentale ambientato nel mondo della malavita in cui emerge la grande abilità di Yip nel giocare con le emozioni e i sentimenti dei suoi personaggi, nonché la sua cura nella messa in scena, a tratti visionaria. Al 2005 risale uno dei suoi film più acclamati dalla critica, SPL: Sha Po Lang, che ha debuttato, nello stesso anno, al Festival Internazionale di Toronto. E’ con questo film che comincia una duratura collaborazione tra Yip e il divo cantonese Donnie Yen. Yen prenderà parte anche a Dragon Tiger Gate (2006), la trasposizione cinematografica del manhua Oriental Heroes, Flash Point (2007), nato come sequel di SLP ma poi trasformatosi in qualcosa di diverso, Ip Man (2008) e Ip Man 2 (2010). Gli ultimi due sono, ovviamente, gli spettacolari film d’arti marziali incentrati sulla vita di Ip Man, insegnante di Wing Chun che fu maestro del grande Bruce Lee. All’estremo successo riscosso dai due episodi contribuisce senz’altro l’apporto di Sammo Hung alle scene d’azione. Nel 2011 Yip ha realizzato un’avventura fantasy, remake del classico di Ching Siu-Tung A Chinese Ghost Story del 1987. Yip, inoltre, è un affermato sceneggiatore e occasionalmente si cala anche nel ruolo di attore.

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