Ritratto di famiglia con tempesta – Tucker Film
Al cinema
Ritratto di famiglia con tempesta

Una storia in perfetto equilibrio tra la grazia sorridente della commedia e la malinconica rappresentazione della realtà.

Virgolette
- Hollywood Reporter -
Sinossi.

Ryota, cui presta irresistibile e spavalda goffaggine l’Abe Hiroshi di Thermae Romae, è un loser che sembra uscito dalla penna di Svevo: promessa (non mantenuta) della letteratura, giocatore d’azzardo, investigatore privato per tenersi a galla, ex marito di un’ex moglie che ha esaurito le ingentissime scorte di fiducia, padre maldestro di un bambino che conosce poco, figlio fragile di un’anziana madre amorevolmente rassegnata (Kiki “Signora Toku” Kilin). Basterà una lunga notte di tempesta, con i quattro personaggi obbligati a condividere gli stessi metri quadrati fino all’alba, per attutire gli spigoli del presente e, soprattutto, del futuro? Dopo Father and Son e Little Sister, ecco dunque Ritratto di famiglia con tempesta (After the Storm): una sorridente riflessione sul corto circuito, quasi sempre davvero crudele, tra i sogni e la vita quotidiana. Una ballata dolceamara in cui Kore-eda Hirokazu ci diverte e ci commuove parlando di inettitudine e di (possibile) redenzione, di cadute e di (possibili) riscatti, senza mai sovrapporre all’umanissima osservazione dei fatti l’inutile pesantezza del giudizio.

  • Note di regia

    La scintilla da cui ha preso vita Ritratto di famiglia con tempesta è scattata nel 2001, quando mia madre, rimasta sola, ha deciso di cambiare casa e di trasferirsi in un complesso residenziale. Un giorno sono andato a trovarla e ho subito pensato che fosse la location perfetta per girarci un film. La prima scena che mi è venuta in mente? Una passeggiata in mezzo ai palazzi, di mattina, con l’erba luccicante di pioggia. La città è bellissima dopo una tempesta!

    Molti anni più tardi, nell’estate del 2013, ho iniziato a scrivere la sceneggiatura, annotandomi queste parole: «Non tutti diventano quello che volevano essere». Così è nato Ryota, personaggio per cui ho immediatamente pensato ad Abe Hiroshi, un improbabile investigatore privato che avrebbe tanto voluto essere un romanziere. Come sul lavoro, tra l’altro, anche nel contesto familiare non combina niente di buono, perché non sa rinunciare al vizio del gioco. Un uomo così riuscirà mai a conquistare un po’ di pace?

    Tutti noi ci misuriamo, nel corso della nostra vita, con la stessa difficile aspirazione: diventare gli adulti che, da bambini, avevamo sognato di diventare. Qualcuno ce la fa, qualcuno si arrende, qualcuno non ce la fa, come Ryota, ma lotta ugualmente: continua a cercare una via per la felicità, per quanto lontana possa essere dal futuro che aveva immaginato.

  • Bio del regista
    Hirokazu Kore-eda.

    Nato a Tokyo nel 1962, Hirokazu Kore-eda è considerato l’erede di Ozu Yasujiro ed è sicuramente uno dei registi giapponesi più amati dalla critica internazionale. Dopo una lunga e pluridecorata carriera in campo documentaristico, ha esordito sul grande schermo con Maborosi (1995), vincendo l’Osella d’Oro per la Migliore opera prima al Festival di Venezia. Ritratto di famiglia con tempesta (After the Storm) è la sua dodicesima fatica cinematografica, presentata a Cannes e preceduta dal grande successo di Little Sister (2015) e Father and Son (2013).


Locandina del film

Biografia

- dalla biografia del regista -
Hirokazu Kore-eda.

Nato a Tokyo nel 1962, Hirokazu Kore-eda è considerato l’erede di Ozu Yasujiro ed è sicuramente uno dei registi giapponesi più amati dalla critica internazionale.



La scintilla da cui ha preso vita Ritratto di famiglia con tempesta è scattata nel 2001, quando mia madre, rimasta sola, ha deciso di cambiare casa e di trasferirsi in un complesso residenziale. Un giorno sono andato a trovarla e ho subito pensato che fosse la location perfetta per girarci un film.

Note di regia

- Hirokazu Kore-eda -