Per me Ozu è il regista che ha saputo elevare il cinema, la forma d’arte del ventesimo secolo, alla sua massima bellezza. Una bellezza che non può essere imitata né riprodotta.
«Non c’è cultura senza classici e i film di Ozu Yasujiro sono i classici dei classici del cinema giapponese e mondiale». Le parole del critico Giorgio Placereani sintetizzano perfettamente il nucleo del progetto che la Tucker Film ha dedicato, nel 2015, al leggendario maestro giapponese. Un progetto complesso e articolato che prima ha visto portare nei nostri cinema 6 capolavori restaurati dalla Shochiku (oltre 25 mila spettatori: 300 proiezioni, 50 città!) e, nelle librerie, Ozu Yasujiro – Autunno e primavera, volume curato dallo stesso Placereani, e poi si è spostato nel territorio dell’home video, trasformando i Fantastici 6 in un prezioso cofanetto Blu-ray: Tarda primavera, Viaggio a Tokyo, Fiori d’equinozio, Buon giorno, Tardo autunno, Il gusto del sake.
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Bio del regista
Ozu Yasujiro.
Nato a Tokyo nel 1903, e ritenuto con Mizoguchi Kenji e Kurosawa Akira uno dei più importanti registi del cinema giapponese, Ozu Yasujiro ne ha segnato con la sua opera le tappe principali, dagli anni del muto a quelli del colore, arrivando sino alle soglie della modernità. La sua grande influenza sul cinema contemporaneo è stata, fra l’altro, attestata dagli omaggi che al suo lavoro hanno attribuito registi come il tedesco Wim Wenders e il cinese Hou Hsiao-hsien. Progressivamente il cinema di Ozu venne a focalizzarsi intorno a un unico e grande tema, quello della famiglia, con particolare attenzione al rapporto tra genitori e figli. Estraneo a un approccio di tipo sociologico, il regista fece soprattutto dei sentimenti materni, paterni e filiali l’oggetto d’attenzione principale dei suoi film, riuscendo a dar loro una connotazione che, liberatasi da ogni particolarismo, rende conto della loro universalità. Ed è per questo che, pur essendo le sue storie ancorate ai costumi e alle tradizioni del suo Paese (in patria è ancora oggi ritenuto «il più giapponese dei registi giapponesi»), i suoi film riescono davvero a parlare a tutti, coinvolgendo gli spettatori delle culture più diverse.
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Tucker's statement
A partire da giugno 2015, Tucker Film porta sul grande schermo sei capolavori del grande Ozu Yasujiro, recentemente restaurati e digitalizzati dalla Shochiku, la storica major nipponica che ha prodotto la maggior parte dei suoi 54 film. I sei titoli resi disponibili da Tucker Film appartengono al periodo d’oro della sua lunga carriera, dalla fine degli anni ’40 all’inizio degli anni ’60, e grazie all’accurato restauro permettono di ammirare la fotografia, il colore e il suono così come li aveva voluti il maestro. Queste opere sono state fonte di ammirazione e di ispirazione per i più grandi registi del cinema contemporaneo, e oggetto di autentica venerazione da parte di Wim Wenders. Amato dalla critica e dal pubblico, Ozu sarà nuovamente accessibile anche agli spettatori italiani. I film di Ozu narrano con delicatezza, ironia e uno stile puro, storie di vita familiare e rivelano una profonda comprensione delle cose umane e un’inimitabile capacità di rappresentarle con tratti essenziali e universali. Fra i titoli proposti vi è anche Viaggio a Tokyo, unanimemente riconosciuto come il capolavoro di Ozu e votato da oltre 350 registi mondiali come il più bel film dell’intera storia del cinema.
