Easy – Tucker Film
Al cinema
Easy Un viaggio facile facile

Una rocambolesca e tragicomica Odissea.

Virgolette
- Il Mattino -
Sinossi.

Isidoro, detto Easy, ha 35 anni, molti chili di troppo e una bella depressione: vive con la madre e passa il tempo davanti alla Playstation. Poi, però, qualcosa cambia: il fratello gli chiede di riportare a casa lo sfortunato operaio Taras, morto per un incidente sul lavoro, trasportando la sua bara fino in Ucraina. Niente di complicato, sulla carta, ma Isidoro è Isidoro e un lungo viaggio attraverso i Carpazi può rivelarsi davvero insidioso. Soprattutto alla guida di un carro funebre!

  • Note di regia

    Easy racconta un viaggio insolito e, all’apparenza, quasi inutile: il protagonista deve trasportare la salma di Taras, una persona che non conosce attraverso luoghi che non conosce. Luoghi spigolosi come l’Ucraina e i Carpazi, decisamente lontani dalla nostra consuetudine e dai nostri agi turistici. Lui, Isidoro, è un uomo ordinario costretto a fare un salto nel buio, geografico e metaforico, per riappropriarsi della sua vita. O meglio: per ottenerne una completamente nuova. Ci riuscirà? L’Ucraina si rivelerà un possibile punto di partenza o solo un complicato punto d’arrivo?

    Certi viaggi portano dentro di sé quel sapore speciale che possiamo anche definire “avventura”: Easy parla proprio di questo, parla di strade sbagliate e di deviazioni, di incontri surreali e di contrattempi non meno surreali, ma parla anche della forza con cui si devono affrontare le incertezze e le paure, cercando una rinascita e, perché no, una redenzione. Ecco perché i paesaggi dell’Ucraina si sono rivelati ideali per ambientarci il film: perché, prima di essere una commedia con bara, Easy è una storia di confini. Quello filosofico tra vita e morte, quello culturale tra mondo latino e mondo slavo, quelli artificiali, costruiti dagli uomini, tra Europa Occidentale e Orientale, che sono poi i confini che Isidoro deve attraversare.

    Nella sceneggiatura non ci sono molti dialoghi per due ragioni: la prima è a causa della personalità del protagonista, abituato a stare in disparte dalle vite degli altri e dalla sua stessa vita. La seconda è dovuta a un paese dove la lingua è così distante e impervia che diventa impossibile comunicare tramite parole e frasi. Isidoro è costretto a usare il suo misero inglese, i gesti, le espressioni. E noi, in tutto questo, impariamo assieme a lui: come leggere i volti degli altri, il tono delle loro voci, i loro gesti. E diventa sorprendente quanto sia facile comprendersi anche senza una lingua comune.

  • Bio del regista
    Andrea Magnani.

    Andrea Magnani è nato a Rimini nel 1971 e vive tra Roma, Trieste e qualche altra parte del mondo. Finalista al Premio Solinas nel 2002 e selezionato alla prima edizione del Berlinale Talent Campus, scrive per il cinema e la televisione (tra le altre cose è sceneggiatore dell’Ispettore Coliandro). Ha diretto diversi documentari e corti (Basta Guardarmi è stato selezionato tra gli altri al World Film Fund di Montreal e al Giffoni Film Festival). Ha scritto, insieme a Davide Del Degan, Paradise, coproduzione tra Italia e Slovenia. Easy – Un viaggio facile facile è il suo primo lungometraggio.

  • Dello stesso regista

Locandina del film

Biografia

- dalla biografia del regista -
Andrea Magnani.

Sceneggiatore dell’Ispettore Coliandro, Magnani ha diretto diversi documentari e corti (Basta Guardarmi è stato selezionato tra gli altri al World Film Fund di Montreal e al Giffoni Film Festival). Ha scritto, insieme a Davide Del Degan, Paradise, coproduzione tra Italia e Slovenia. Easy – Un viaggio facile facile è il suo primo lungometraggio.



Certi viaggi portano dentro di sé quel sapore speciale che possiamo anche definire “avventura”: Easy parla proprio di questo, parla di strade sbagliate e di deviazioni, di incontri surreali e di contrattempi non meno surreali, ma parla anche della forza con cui si devono affrontare le incertezze e le paure, cercando una rinascita e, perché no, una redenzione.

Note di regia

- Andrea Magnani -